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La lavorazione tradizionale del legno che si apre al mondo del design moderno. L'arte del restauro per far rivivere lo splendore degli edifici religiosi centenari.


La lavorazione del legno come scelta di vita


Pubblicato il 19/09/2014. Intervista a Falegnameria Iannone

Una falegnameria storica nel cuore della città nella quale, appena si varca la soglia, è come fare un tuffo nel passato, col profumo avvolgente del legno appena tagliato. Alle pareti, fotografie, anche un po’ sbiadite, di capolavori restaurati, disegni di oggetti di designer moderno realizzati su misura, parti di cornici, di cassetti, di compensati riutilizzabili all'occasione. Il pavimento cosparso di trucioli e segatura dà l’idea dell’arte della manualità espressa in questa bottega, del lavoro certosino che è dietro a ogni oggetto, che prende forma e consistenza nelle mani di Ciro e del suo staff. I macchinari, anche un po’ datati, così come le pareti ingrigite, se potessero, racconterebbero la storia di sacrifici protratti nel tempo, di mani consumate, di schiene ricurve, di rinunce, di pranzi consumati velocemente, ma anche di fierezza, di sorrisi, di strette di mano per sigillare la soddisfazione dell’acquirente. Ciro Iannone ci accoglie col sorriso, un po’ imbarazzato, ma in poco tempo si scioglie nel raccontarci la storia e l’attività della sua bottega artigiana.

A quando risale questa attività?
“La falegnameria fu aperta da mio padre nel 1965, al quale sono subentrato nel 2000. Ho passato gli anni della mia adolescenza in questa bottega, ad apprendere il mestiere che mio padre portava avanti con devozione e spirito di sacrificio. A questi locali è legata la mia storia e quella mia famiglia, non ho mai pensato di fare altro: la lavorazione del legno mi avrebbe accompagnato e avrebbe caratterizzato la mia vita”.

Ci sono stati dei momenti nei quali, tuttavia, hai pensato di mollare tutto?
“Non pochi in verità. La crisi si è fatta sentire anche nel nostro settore e la mia fortuna è stato il fatto di essere il proprietario della bottega e di non avere a fine mese l’affitto dei locali da pagare. Perciò, nei momenti bui, è bastato stringere la cinghia e accontentarci anche di quel poco che riuscivamo a racimolare dai nostri clienti più fedeli”.

Chi si rivolge a voi?
“Quanti operano nel settore dell’arredamento d’interno e del restauro conservativo: architetti, interior designer, progettisti. Ma anche, semplicemente, persone che hanno bisogno di mobili su misura e che non vogliono avere sgradite sorprese. Essendo specializzati anche nell'arte del restauro, inoltre, facciamo parte di una rete di imprese che lavorano al recupero di edifici religiosi storici”.

Quali edifici avete contribuito a restaurare?
“Il portale ligneo di San Domenico Maggiore a Napoli, quello della chiesa di Sant'Antonio di Portici e quello del Santuario di San Sebastiano Martire a San Sebastiano al Vesuvio. Abbiamo contribuito al recupero di arredi, poi, di molti altri edifici religiosi in quasi tutte le province campane”.

Perché i clienti dovrebbe scegliere la tua bottega?
“Perché offriamo dei prodotti unici e veniamo incontro alle esigenze più disparate della clientela. Gli architetti che ci conoscono preferiscono affidare le loro creazioni a noi perché sanno come lavoriamo e che in noi possono riporre la loro completa fiducia e su di noi contare in ogni momento. A contraddistinguerci, infatti, sono la serietà, la qualità e la garanzia sul lavoro svolto”.
Immagini

Ciro Iannone nella sua falegnameria

Falegnameria Iannone
Indirizzo:Via Carlo e Luigi Giordano, 47
Comune:Portici (Napoli)
CAP:80055

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