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La solidarietà femminile contro ogni discriminazione: le donne che, per superare certe avversità della vita, si uniscono per dar forza e speranza alle altre donne.


Lì dove le donne si uniscono cadono tutte le barriere


Pubblicato il 27/10/2014. Intervista a Donne all'opera

È nei momenti difficili, nelle contraddizioni della società moderna, di fronte agli ostacoli sociali che le donne si uniscono e fanno esplodere tutta la propria forza. Quello che creano va oltre le diversità culturali, le difformità sociali e le differenze economiche: un luogo dove confrontarsi, mettersi in gioco, sperimentare, trasmettere le proprie abilità, ma anche trovare conforto, calore, sostegno e incoraggiamento.

È questo che si propone l’associazione socioculturale “Donne all'opera”, nata nel 2013 da un’idea dell’attuale presidente Pina Iossa, con l’intento di coinvolgere e integrare nel tessuto collettivo donne creative, solidali, attente e ingegnose ma, soprattutto, bisognose.

Un’associazione di donne per le donne. Da cosa nasce l’idea?
“Rimasta senza lavoro, in una città diversa da quella di origine, ho vissuto sulla mia pelle le difficoltà di integrarmi in una realtà ancora piena di preconcetti, in cui si parla molto di pari opportunità ma che, concretamente, discrimina, giudica, punta il dito. Essendo da sempre appassionata e abile nella creazione di bijou mi sono detta: «Perché non puntare su questo mio interesse per creare una rete per tutte quelle donne che vogliono mettere a disposizione le proprie abilità?»”.

Quante donne accoglie oggi l’associazione?
“Lo staff è composto da circa venti persone, ognuna specializzata in una diversa attività: dal decoupage alla creazione di fiori secondo l’antica arte tailandese, dal ricamo all'uncinetto, dal cucito creativo alla lavorazione della ceramica, dal quilling (L'uso di strisce di carta arrotolate, modellate ed incollate per creare disegni decorativi, n.d.r.) allo scrapbooking (Tecnica di decorazione manuale di album fotografici, n.d.r.)”.

In che modo è organizzata l’attività dell’associazione?
“Le mattine sono dedicate all'insegnamento delle diverse attività elencate; i pomeriggi, solitamente, sono riservati ai doposcuola per i bambini; le serate, invece, ai laboratori creativi e agli eventi particolari, come le feste per bambini”.

Qual è una delle vostre ultime iniziative?
“Il libero scambio di abiti per bambini da zero a dodici anni. Praticamente le iscritte all'associazione possono portare in sede vestiti non più utilizzati, in buone condizioni, dei loro bambini e accumulare crediti. Con questi ultimi poi prenderne altri, magari più grandi, lasciati da altre mamme”.

Per chi fosse interessata, a quanto ammonta la quota di iscrizione all'associazione?
“L’iscrizione annuale è di 20 euro e poi, una tantum, è prevista una piccola spesa per l’acquisto dei materiali del corso prescelto. Proprio perché l’associazione vuole essere un luogo di incontro, di scambio, di sostegno, i costi sono davvero minimi, giusto per recuperare le spese di gestione della struttura”.

In che modo, dunque, l'associazione può essere un’occasione di guadagno?
“Perché solitamente, quando ce ne danno la possibilità - e qui entrano in gioco le diffidenze e i preconcetti di cui le accennavo - esponiamo e mettiamo in vendita i nostri lavori nei mercatini di artigianato, per esempio quello che si svolge a viale Leonardo una volta al mese”.
Immagini

Pina Iossa e Deng Somjai

Donne all'opera
Indirizzo:Viale Ascione, 45
Viale Ascione, 45 Portici
Comune:Portici (Napoli)
CAP:80055
Telefono:08118693631
Telefono:3391483839

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