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La sperimentazione e l'innovazione di un tempo diventano tecniche consolidate per una clientela che si rinnova attraverso le proprie generazioni.


Quando le tendenze erano sperimentazione


Pubblicato il 26/10/2014. Intervista a Parrucchieri Armando Miele

Cinquant’anni passati a saggiare, innovare, mettersi in gioco e… mettere in gioco. Quello che oggi è solo un salone per acconciature maschili e femminili – e l’abilità e la professionalità si evince già dal fatto che, siano per uomini o donne, le tecniche, seppur diverse, sono ormai acquisite e indelebili - un tempo è stato fucina di giovani talenti.

Le luci si spegnevano all’alba perché, dopo il lavoro, dopo aver soddisfatto i clienti, si passava a sperimentare, a insegnare, a conoscere, a imparare. “Eh si! Era un dare/avere - assicura il signor Armando Miele, storico proprietario del salone - Io insegnavo ai miei allievi le tecniche di fissaggio, di preparazione dei colori, di taglio ma, al contempo, imparavo dai loro errori e, proprio da questi, nascevano nuove idee, quelle che erano alla base delle nuove tendenze".

In che senso imparava dai loro errori?
"Cos’è il moderno shatush se non il vecchio risultato della posa del colore solo sulle punte per evitare il contatto delle tinture con un cuoio capelluto troppo sensibile? Le nuove sfumature, col tempo diventate di moda, di tendenza, sinonimo di estrosa fantasia sono nate da decolorazioni sbagliate: dall’errore l’innovazione. Le mode ritornano, le tecniche si perfezionano!”

E che nella sua carriera ha sperimentato, innovato, creato, lanciato nuove acconciature e tagli lo si capisce bene guardandosi intorno. Nel suo salone, un po’ impolverati, un po’ scuriti dal tempo troneggiano coppe, riconoscimenti, premi per la professionalità, l’impegno, la perseveranza, l’innovazione.

Quali sono i riconoscimenti che più la lusingano?
"È impossibile annoverarli tutti, ma i più significativi sono sicuramente la coppa del mondo per il “Miglior parrucchiere” ricevuta nel 1972, preceduta l’anno prima da quella europea e, ancor prima, da quella italiana".

Chi sono oggi i suoi clienti?
"Io sono nato barbiere e, nella mia attività cinquantenaria, sono passate intere generazioni. I miei clienti affezionati, perché ormai ricevo solo su appuntamento, nel corso del tempo, hanno portato i figli, i nipoti… Così ora sono circondato da persone di ogni età: dall'anziano al bambino. Ci sono anche persone che ormai vivono all'estero, ma che non rinunciano a venire da me quando ritornano qui dicendomi: «Armà, così lì vedono come si tagliano i capelli!»”.

Cosa la spinge ancora a lavorare?
“Il mio salone per me è come un giocattolo, io non so vivere lontano da qui. È un luogo di ritrovo: vengo sia se ho degli appuntamenti sia se non ne ho fissati, tanto c’è sempre qualcuno che passando mi dice «Sei libero? Allora fammi un attimo un taglio!»”

C’è qualcosa di cui va enormemente fiero, oltre al fatto di essere stato premiato come miglior parrucchiere al mondo in Francia?
“Che il mio grande amico, che amava definirsi programmatore e innovatore di idee, Luigi Liuzzi, che aveva una visione a 360° e vedeva lì dove gli altri non arrivavano, poco prima della sua dipartita, stava scrivendo un libro su di me. Insieme creavamo circoli, luoghi di confronto e di scambio. Questa cosa mi lusinga molto e la ricordo con profonda commozione”.
Immagini

Armando Miele

Parrucchieri Armando Miele
Indirizzo:Via Galileo Galilei, 10
Comune:Portici (Napoli)
CAP:80055
Telefono:081-481575

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