La classe... senza ostentare la ricchezza
Pubblicato il 30/04/2015. Intervista a Taylor
Da “Lord” a “Taylor Sartoriale”: la boutique di via Roma si rinnova non solo nei locali ma anche nel nome perché, più che sul passato, punta al futuro, cercando di conquistare nuovi clienti, facendo leva sulla centenaria tradizione sartoriale napoletana. Abiti, scarpe, accessori, per uomini e donne, creati da sapienti artigiani partenopei che hanno scritto, e continuano a farlo, la storia dell’alta moda.
Per chi è alla ricerca della raffinatezza estetica, non per ostentare opulenza, ma per sentirsi a proprio agio con abiti cuciti su misura o ricercati nei particolari, estremamente confortevoli e durevoli nel tempo: è a questi che si rivolgono Pasquale Omero e Patrizia Rispoli, la cui competenza è indiscutibilmente evidente appena si varca la soglia del loro negozio.
Perché avete deciso anche di cambiare il nome della boutique?
“Il nome è un’indicazione di principio, un indirizzo che serve a preannunciare quello che offriamo alla clientela: il pret-a-porter delle migliori marche e una linea sartoriale creata dai migliori maestri artigiani partenopei”.
Chi sono i vostri clienti?
“Persone che cercano quel qualcosa in più, che danno molta attenzione all’estetica, senza per questo voler ostentare ricchezza. Persone che puntano sulla vestibilità, sul confort, sulla ricercatezza piuttosto che sul marchio o sulla griffe di tendenza. Io ritengo che i napoletani siano sempre stati i più eleganti del mondo, perché la storia della sartoria è stata scritta dai maestri partenopei. Anche per questo c’è chi non si accontenta di un abito cucito sul manichino, in serie, ma preferisce sceglierne la stoffa e vederlo creare appositamente per sé”.
Come state affrontando questo momento di crisi economica?
“Noi offriamo abiti sartoriali a prezzi industriali ed è questo il nostro segreto per affrontare questo momento che definirei non proprio di crisi, ma di cambiamento epocale, in cui al consumismo degli ultimi decenni si sta preferendo piuttosto l'essenzialismo. Inoltre, la mia esperienza mi ha insegnato che il risparmio si dimentica presto davanti ad un capo sdrucito, consumato, rovinatosi troppo in fretta, perciò cerchiamo di ottimizzare i prezzi, senza mai rinunciare alla qualità”.
Data la vostra esperienza, come sono cambiati i gusti della clientela negli ultimi anni?
“Prima le persone compravano per il simbolo che rappresentava l’acquisto, ora invece prediligono il servizio e, come le accennavo, l’essenzialità, rifuggendo dall'ostentazione della ricchezza che non è più cosa gradita”.
Qual è il segreto per fidelizzare la clientela?
“Essere competente, per offrire prodotti inattaccabili e ineccepibili, perché il cliente non ha il dovere di esserlo e per questo ripone la sua fiducia nel commerciante. Del resto, leggere sul volto delle persone la contentezza di essere stati ben serviti e la soddisfazione per i capi acquistati è una delle cose più belle di questo lavoro”.
| Immagini | |
 Il titolare Pasquale Omero | |
| Foto di AS Studio |
| Taylor | ||||||||
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