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Uno degli antichi caffè porticesi che torna a risplendere, cercando di oscurare per sempre le pesanti ombre del passato.


Si riaccendono le luci del bar sul Corso


Pubblicato il 21/07/2015. Intervista a Bar Degli Artisti

Il soffitto a volta, appena si entra, già dà l’idea che quei locali sono tra quelli più antichi della città di Portici, poi il maestoso bancone in legno intarsiato, i tavolini disposti dietro la vetrina che si affaccia sulla strada, incorniciata da una morbida tenda, a mo’ di bistrot francesi, la balaustra di legno scuro del piano superiore rinfrancano quell’idea di tradizione a cui richiama tutto l’insieme.

Giuseppe Melchionna, che il barista lo fa da più di venti anni, ha rilevato i locali da poco più di tre mesi, messo in ginocchio dalla crisi ma non disposto a cedere, bensì a rimboccarsi le maniche e ripartire nuovamente senza indugiare troppo. “Saputo che questi locali erano disponibili ed essendo rimasto senza lavoro, non ho esitato ad intraprendere questa avventura in un settore in cui opero da tanti anni. Certo siamo solo agli inizi, sono in cantiere tantissime cose, ma spero di riuscire a tornare a far splendere questa attività così come ha fatto negli anni d’oro, quando questo bar era conosciutissimo non solo dai porticesi, ma anche dai cittadini delle città limitrofe”.

Quali sono i progetti prossimi futuri?
“Innanzitutto siamo in attesa della autorizzazioni per poter mettere i tavolini fuori, così da dare la possibilità di consumare aperitivi, spuntini e quant’altro, all’aperto, ma anche dei permessi per poter organizzare qualche serata estiva a tema, con musica dal vivo e animazione”.

Ripartire non è mai facile, soprattutto in questo periodo di crisi. Cosa l’ha spinto a farlo?
“La voglia di non arrendermi e di continuare a fare quello che so fare! Ho lavorato sempre come gestore di bar - ne ho avuti altri due prima di questo –opero da sempre nel settore della ristorazione e la crisi, per quanto profonda sia, non può cancellare la mia esperienza più che ventennale”.

Quali sono le prime difficoltà con le quali ha dovuto scontrarsi?
“In realtà, ce ne sono state diverse ma quella più difficile da affrontare è stata la diffidenza delle persone alla riapertura del locale. Purtroppo le precedenti gestioni sono state per così dire “eticamente opinabili” e io, come contropartita, sto facendo molta fatica a conquistare la fiducia delle persone. Molte, infatti, non sanno della nuova gestione e che il bar è ritornato ad essere semplicemente un bar”.

Cosa ama di questo lavoro e per cui è deciso a continuare senza esitazione?
“Sicuramente il contatto umano e di fiducia che si è istaurato con i miei clienti/amici. Loro mi seguono ovunque e, anche cambiando sede, non esitano a incoraggiami, spronarmi in ogni circostanza, darmi la forza e aiutarmi!”
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Il titolare Giuseppe Melchionna


 Interviste Portici (Napoli)


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