Il posto giusto per chi vuol "colpire nel segno"
Pubblicato il 12/10/2014. Intervista a Arti Grafiche Chiarizia
Entrare in una tipografia artigianale e di lungo corso è innanzitutto un'esperienza sensoriale, ancor più che in una biblioteca. L'odore del piombo, dell'inchiostro di stamperia, delle diverse tipologie di carta disegnano nel proprio immaginario le diverse fasi che accompagnano la nascita di un libro. Profumi che in epoche passate hanno scandito la quotidianità di illustri editori, come Arnoldo Mondadori, e di scrittori del calibro di Balzac e Twain. Gli stessi più o meno che ha respirato Nicola Chiarizia, da quando, giovanissimo, si addormentava vicino ai macchinari di Corso Umberto, azionati allora da papà Mimmo e mamma Angela.
Terminati gli studi è toccato lui proseguire la storia di un'attività che, da quarant'anni, non ha mai smesso di guardare al futuro e di tenersi al passo con la tecnologia, mai a discapito, però, della qualità e della ricercatezza di un lavoro che conserva l'anima artistica delle origini.
Signor Nicola, sulle spalle porta una bella responsabilità: questa tipografia è un pezzo di storia di Portici!
È un pezzo di storia per la città ma prima ancora per i suoi abitanti. I nostri clienti che ieri erano studenti oggi sono professionisti, padri di famiglia e in alcuni casi nonni, che quando entrano qui mi dicono "Io ti ho visto crescere qua dentro". Legami preziosi che mi gratificano e alimentano l'entusiasmo di continuare questo lavoro, pur tra numerose difficoltà.
Un lavoro che ha subito profondi cambiamenti, per certi versi traumatici.
Ho visto crescere questa attività e poi evolversi le macchine in parallelo al declino del lavoro dei miei genitori e alla scomparsa di tutta la filiera legata all'attività tipografica. Pensi che quando abbiamo aperto a Portici esistevamo solo noi e un altro collega come tipografia artigianale, gli altri avevano una produzione su scala industriale. Attorno a noi lavoravano tanti piccoli artigiani. Poi è arrivato internet e l'originalità e il lavoro artistico sono stati soppiantati dall'omologazione e dalla produzione dozzinale.
Ma i clienti affezionati non vi hanno abbandonato.
Assolutamente. Continuano a venire qui, oltre che da Portici, dai vicini comuni di Ercolano, Torre del Greco e San Sebastiano. Il nostro impegno è la massima professionalità possibile conciliandola con l'attenzione alle esigenze e alle possibilità economiche del cliente. Cerchiamo in buona sostanza di adattare il lavoro alle tasche, evitando spese superflue. I privati restano la nostra clientela tipo, anche se in passato abbiamo lavorato con editori di rilievo nazionale (per libri di poesie), università (Urbino e Federico II).
Il pezzo forte della produzione attuale?
Le partecipazioni per matrimoni, feste e cerimonie in genere, per cui mettiamo a disposizione oltre 300 tipologie di formato: una nostra peculiarità più unica che rara. Le persone vengono qui con un'idea ma il più delle volte si affidano all'estro e alla professionalità che ci contraddistingue da sempre. Qualità che ho cercato di condensare nello slogan "Vuoi colpire nel segno? Con noi puoi!".
Com'è che si colpisce nel segno?
Con la qualità ad esempio legata all'utilizzo delle carte più pregiate, come quella di Amalfi, e con l'estro ereditato da mia madre Angela, che fa sì che ogni lavoro non sia mai uguale a un altro. Infine con la capacità di calarsi nella psicologia della persona che ti sta di fronte, nel conoscersi anche dal punto di vista umano. Questa tipografia è realmente una finestra sul mondo: da qui passa l'umanità più disparata, dal professionista alla persona bisognosa e ognuno ha una storia personale da raccontare.
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