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L'evoluzione dei profumi e dei trucchi: dalle essenze e dalle polveri al make up moderno, passando attraverso un secolo di scoperte e invenzioni.


L'evoluzioni dei belletti dai primi del '900 ad oggi


Pubblicato il 01/10/2014. Intervista a Profumeria Formisano

Che fosse una profumeria vecchio stampo lo si vede già dall'ingresso, dalle vetrine, dagli scaffali, ma che racchiudesse una storia centenaria lo si scopre soltanto parlando con l’attuale proprietario, Luigi Formisano, che di aneddoti ne ha da riportare a centinaia.
Racconta - rifacendosi a notizie tramandategli da suo padre - di miscugli di ciprie, di concentrazioni di polveri, di terre, di essenze appuntate su un quadernino dal suo nonno per ricordare le abitudini di baronesse, di contesse che, a quei tempi, giravano in piazza San Ciro sui loro calessi o, per nascondersi dagli sguardi, nelle loro carrozze; di quando i trucchi e i profumi si facevano su richiesta, su indicazione di quelle nobildonne attratte da prodotti raffinati che venivano da chissà dove; di un mestiere inventatosi per tirare a campare, che poi ha scritto la storia di diverse generazioni; di una piccola botteguccia all'angolo del mercato e di un tavolinetto fuori all'uscio, a modo di vedetta, per avvistare il transito delle gentildonne e avere il tempo di rincorrerle per mostrar loro le nuove essenze e i nuovi talchi.

Quando nasce questa profumeria?
“Bisogna fare un salto a ritroso nel tempo… un salto molto lungo! Noi siamo la prima profumeria aperta in Campania. Prima mio nonno Luigi agli inizi del ‘900, poi mio padre Pasquale negli anni Cinquanta, dopo mia madre Giulietta e poi io dal 2004”.

Lei è subentrato in tempi relativamente recenti, ma credo che la sua storia sia legata indissolubilmente a questa attività. Non è vero?
“Tutti i miei ricordi sono legati a questi luoghi. Il retrobottega è stato lo scenario della mia fanciullezza e della mia adolescenza: gli scatoloni dei profumi sono stati i miei giocattoli, così come le casse di legno dentro le quali arrivavano le porcellane e gli oggetti più delicati. A sei anni, dopo la scuola, avevo il compito di arricciare i nastri e fare i fiocchetti che servivano a confezionare i profumi”.

Mi ha raccontato di come suo nonno preparava le essenze e le ciprie. Ma quando è nata la profumeria così come la pensiamo oggi?
“Negli anni del secondo Dopoguerra, nel periodo del boom economico, quando dall'America iniziarono ad arrivare i trucchi e i profumi già confezionati, dai prezzi più disparati. Questo genere di articoli iniziò a diffondersi rapidamente e a beneficiarne non furono più solo le donne nobili o borghesi”.

Perché un cliente dovrebbe scegliere voi?
“Noi offriamo un servizio assistito, consigliamo sulle scelte e selezioniamo con cura le aziende del settore in base a precisi standard qualitativi. Sono queste, altresì, a curare la nostra formazione e a consentirci di proporre il prodotto più adatto alle esigenze più disparate. Noi ci occupiamo dell’epidermide, come prendersene cura, come lavarla, truccarla, mantenerla bella. Io personalmente, sono specializzato in cosmetologia e metto la mia professionalità al servizio del cliente, garantendo inoltre la qualità dei nostri prodotti”.

In che modo pubblicizzate la vostra attività?
“Noi facciamo parte del consorzio Oasi che raccoglie le maggiori profumerie campane. Tramite il consorzio, riusciamo ad avere la massima garanzia sui prodotti e ci rivolgiamo direttamente alle aziende, senza intermediazione. Ed è proprio il consorzio a curare la nostra pubblicità, gestendola insieme alle stesse case produttrici”.
Immagini

Il proprietario Luigi Formisano

Profumeria Formisano
Indirizzo:Via Libertà, 45/47
Comune:Portici (Napoli)
CAP:80055
Telefono:081-7766935

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