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Prodotti che rispettano i cicli della terra, la dignità umana e che ridanno speranza alle persone disagiate.


Biologici e solidali... con le fasce deboli!


Pubblicato il 10/03/2015. Intervista a Percorsi

Un’attività costola di una cooperativa sociale, nata con l’ideale di offrire interventi a sostegno di persone disagiate, che siano donne in difficoltà, anziani, minori a rischio o immigrati. “Percorsi”, che da via Università si è recentemente trasferita a corso Garibaldi, è una bottega con la missione di sensibilizzare i cittadini porticesi alla cittadinanza attiva, alla mondialità, ad acquistare prodotti la cui produzione parte del rispetto delle regole, delle leggi e, in primis, della dignità umana.

Produzioni biologiche, equosolidali, a km 0, per sostenere l’economia locale e quella dei paesi poveri in via di sviluppo, i cui fatturati sono ben lontani da quelli delle grandi multinazionali, nella maggior parte dei casi, eticamente distanti dal considerare il lavoro e il rispetto per la persona non come merce di scambio.

Delia Del Gaudio ed Elena Capece che gestiscono la bottega equosolidale dal 2002, con il trasferimento in una zona centrale della città, hanno deciso di aprire la loro attività anche al ramo della ristorazione, con la vendita di cibi da asporto e servizio catering, non nascondendo il desiderio di poter offrire, tra qualche tempo, anche carni rigorosamente controllate e biologiche.

Come nasce questo vostro progetto?
“Nasce come attività di volontariato nelle parrocchie e nei mercatini, per promuovere la cultura del rispetto per il lavoro delle persone e per i cicli della natura. Visto poi il buon riscontro, per radicarci sul territorio, decidemmo di aprire un piccolo negozio, promuovendo i prodotti che offriamo nelle scuole, nelle università, attraverso incontri, dibattiti, progetti sullo sviluppo sostenibile”.

Perché poi avete deciso di trasferirvi sul Corso?
“Per l’esigenza di posizionarci in un posto più strategico, maggiormente visibile e più accessibile, anche per lanciare la vendita di prodotti biologici e aprirci alla ristorazione. Parte dei proventi di questa nuova attività serviranno alla cooperativa della quale facciamo parte, “Semi di pace Onlus”, a finanziare interventi a sostegno delle persone del territorio in difficoltà”.

In che modo?
“Questa bottega è stata sempre intesa come uno strumento di riscatto per le fasce deboli, partendo dai piccoli produttori locali che rispettano i cicli della natura e arrivando a quelli dei paesi in via di sviluppo che non sfruttano il lavoro minorile e che rispettano le regole. Nello specifico, oggi, l’obiettivo è quello di organizzare, in collaborazione con la Caritas, tirocini formativi per donne in difficoltà, vittime di violenze. L’intento è quello di offrire loro una chance concreta per specializzarsi in un’attività, mettendo a loro disposizione strumenti di crescita professionale”.

Cosa offrite ai vostri clienti?
“Prodotti freschi locali, dal latte alle verdure, alimenti biologici e produzioni equosolidali, dai cereali alle spezie, dalle tisane ai manufatti. Da poco, poi, anche cibi da asporto e servizio catering per banchetti, cerimonie, convegni e meeting, utilizzando esclusivamente prodotti del nostro circuito”.
Immagini

Elena Capece e Delia Del Gaudio


 Interviste Portici (Napoli)


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